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Pensieri 17/06/2022

By 15:16:00

 Mi sono ritrovata per caso a rileggere i post di questo blog. Non li leggevo da tempo e non mi ricordavo che bella capsula del tempo fossero. Avevo circa 17 anni e ora ne ho quasi 22. Quante cose sono cambiate nel frattempo. Nel nocciolo, sono sempre la stessa ragazza, un po' ingenua e sognatrice, che vive di stupore e vuole provare ogni suo sentimento fino in fondo. Eppure, il mio intorno è così diverso. Le persone, i piani futuri, le prospettive; mi sento così cresciuta e così essenzialmente distante dalla bambina che scriveva quei post. Il mio anno negli Stati Uniti è stato davvero magico, un'esperienza irripetibile, che ha avuto un impatto incredibile su di me. Ero così contenta e spensierata e ricordo gli ultimi mesi lì come tra i più felici della mia vita. 

Provo un po' di nostalgia verso il ricordo delle emozioni che provavo in quel periodo. La vita ora è diventata così veloce e esigente. Sto crescendo e sento sempre di più il peso delle mie responsabilità; il pensiero del futuro mi assorbe e vivo ponendomi costantemente la stessa domanda, cosa potrei fare in più per essere migliore? Sono così concentrata sui miei obiettivi e sul futuro che alcune volte mi sento quasi un automa. Alla continua ricerca dell'eccellenza, tutto quello che faccio ha uno scopo ed è parte di un piano dettagliato che cerco di seguire scrupolosamente. Non mi do la possibilità di sbagliare, di farmi distrarre, di non rispettare le mie scadenze; né mi permetto di essere triste o provare emozioni negative che possa usare come giustificazione per rallentare il ritmo che ho pianificato. In questi ultimi mesi, infatti, alcune volte mi sono chiesta se per caso mi fossi lasciata prosciugare da questa voglia di perfezione. Alcune volte mi sono sentita troppo assorbita da me stessa, troppo egocentrica, eccessivamente concentrata sulla mia prossima mossa, al punto di dimenticare tutto il resto. Ci sono stati dei momenti in cui mi sono sentita così piena di me stessa da essere vuota, perché gli unici pensieri nella mia testa riguardavano i miei piani e i miei obiettivi e non esisteva altro. Mi sono sentita arida, incapace di perseguire intensamente alcuna emozione. E mi sono sentita noiosa, perché non sapevo parlare di altro, e distante dal resto del mondo perché ero troppo presa da me. Tutt'ora mi capita di sentirmi così, di tanto in tanto. Allo stesso tempo, però, mi sono sentita indistruttibile, intoccabile e con la profonda consapevolezza di poter contare unicamente e completamente su me stessa per qualunque cosa. Spesso racconto a me stessa di essere in grado di poter sopportare qualunque cosa, poi ridimensiono questa mia superbia provocandomi, magari semplicemente non hai mai provato un dolore abbastanza grande.  Mi è capitato varie volte di pensare che non mi piace molto la persona che sono diventata; è proprio difficile riuscire a tenere tutto in equilibrio ed è evidente che la fame di perfezione vada tenuta sotto controllo o si rischia di essere risucchiati dal tendere verso il raggiungimento di un qualcosa di irraggiungibile. 

Un respiro profondo, mi ripeto, rallenta. Il bello e lo spaventoso del futuro è che potrebbe essere qualunque cosa. Io credo che niente accada per caso e se sono così volenterosa è perché voglio avere il controllo sulla mia vita e poterla plasmare a mio piacimento. Di nuovo, mi rendo conto del mio tono presuntuoso e un po' mi dispiace accettare questo mio cambiamento nel modo di vedere le cose. Non so se abbia solamente imparato che devo essere io stessa a farmi spazio nel mondo, o se sia diventata un persona più egocentrica ed egoista. In ogni caso, mi manca un po' quella ragazza senza pensieri e sempre allegra e leggera che ero durante il mio anno negli Stati Uniti. Come ho già detto, di fondo sono la stessa ingenua e sognatrice, però ogni giorno sono un po' più consapevole del precedente, e la consapevolezza viene con un costo.

Questo post è il frutto di una serata in cui ho ritagliato del tempo per stare con me stessa. Non ha uno scopo, se non quello di condividere quello che mi passa per la testa, per congelare questi sentimenti nel tempo. Alcune volte è proprio benefico darsi il tempo di riflettere su come si sta. Mi è successo più volte di scrivere delle bozze in questo blog da custodire gelosamente in privato. Anche questi pensieri li ho iniziati a scrivere pensando di tenerli per me, ma poi ho cambiato idea perché un po' mi intriga che qualcuno possa leggere delle mie considerazioni così personali e private e un po' perché vorrei che qualcuno mi rassicuri e mi dica che è normale e sto solo crescendo.

Buonanotte a chiunque abbia letto.

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